An 'arcordema brisa d'i dì, s'arcordema d'i atim

Nella mia stanza

Ieri, come tutti i giorni, son passato davanti alla casa dove abitavo da ragazzino e c’era il nuovo inquilino (oddio, nuovo, son 15 anni che stan lì) che stava entrando e m’è venuta voglia di tornarci dentro.

Così, tipo un museo della memoria, fare un giro nella stanzetta in cantina che avevo adattato a stanza dei divertimenti: c’era una televisioncina con il Commodore64, un bancone con due piatti e un mixer, che mi piaceva far finta d’essere un DJ, un tavolo rotondo col pannetto verde, che mi piaceva far finta di essere un appassionato di poker, che in realtà  a poker non c’ho mai saputo giocare.

C’era una signora umidità , nella stanza in cantina della vecchia casa, certe macchie di muffa che se tenevo i dischi troppo vicini ai muri poi le copertine diventavan tutte molli come se ci fosse piovuto sopra. E non so cosa avrei fatto se mi si fosse rovinata la copertina di, chessò, Ride On Time.

C’era anche una stufa a cherosene, in quella stanza, che faceva una puzza che dopo un po’ andavi in acido, così, gratis, senza star lì a dar soldi a gentaccia. Sempre che non fossi morto prima, durante l’operazione di accensione: una complicata serie di movimenti a base di alcol e fiammiferi, che una volta col ritorno di fiamma ancora un po’ e divento l’uomo torcia (mi sarei anche spento subito, con tutta quell’umidità ).

Però a vedere che qualcuno ci entrava, m’è venuta un po’ di nostalgia e voglia di andar lì a chiedergli “scusa, posso un attimo andar giù nella mia stanzetta?”: certo era più nostalgia di quegli anni, che di quella casa, e però anche lei non aiuta, messa lì a imperitura memoria, a metà  strada tra l’ufficio e casa mia, che nelle giornate quelle un po’ grigie e un po’ piovose, quando la nostalgia di qualsiasi cosa è lì dietro l’angolo che aspetta solo un mezzo motivo per saltar fuori, è una scusa come tante altre.

7 risposte a “Nella mia stanza”

  1. Avatar Maxime

    Cazzarola, anche io col Commodore 64, il mixer e i piatti. Ed anche io, oggi, blogger. Connessioni?

  2. Avatar Parmachiara

    Bello il Cofano nostalgico 😉

  3. Avatar Silvia

    io sarà che so, circa quattro anni che abito nella casa nuova?
    eppure non mi abituo a credere che le altre non sono più le mura mie.
    chè li dentro mi sono espansa.
    mi son conosciuta per come volevo essere.
    adesso?
    boh.
    non mi espando, non capisco, non conosco, manco voglio essere a volte, mi pare.
    per non pensare che faceva nostalgia, forse, ho semplicemente staccato una spina.
    oppure tutta sta pioggia qui a nord ovest mi ha immalinconito.
    magari è solo quello, neh.

  4. Avatar phoebe

    Hai fatto bene a non entrarci, chissà come l’avrò trasformata. magari c’ha fatto un rustico…

  5. Avatar Porporinah

    Ottimo post.. succede anche a me con la vecchia casa 🙁 Deby

  6. Avatar La Vale

    Che bello il tuo modo di raccontare, pulito, divertente, piacevole. Bravo Cofano, tornerò a leggerti.

  7. Avatar cofano

    @ Max: separàti alla nascita 🙂
    @ Parmachiara: mah, nzomma.
    @ Silvia: Secondo me anche il nordovest in sé, un po’, fa malinconia.
    @ Phoebe: brrr…
    @ La Vale: grazie, allora a presto!

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