Adesso che non c’è più Topo Gigio
Sottotitolo: che cosa me ne frega della Svizzera.
Stare al mondo, non è mica facile, sfido chiunque a darmi torto. Starci ascoltando l’ultimo album di Vasco, e il suo pessimismo, potrebbe diventare un’impresa epica. Sì perché lo sto riascoltando per la… boh… sarà la quarta volta, e sono combattuto tra il capolavoro, tra il “solito Vasco” e tra la cagata pazzesca. Alla fine, andrà come per gli ultimi album di Vasco: mi piacerà il giusto, con qualche perplessità e attimi di delirio fanatico. L’unica cosa di cui son sicuro, è che sto pessimismo cosmico dei giorni nostri, se lo prendi troppo sul serio poi è un casino.
Il rischio di non prenderlo troppo sul serio però è evitabile grazie alla terza traccia, se senti quella frase lì che ho usato nel titolo e nel sottotitolo. Sì, è in una canzone del nuovo album. Dice “Adesso che non c’è più Topo Gigio, che cosa me ne frega della Svizzera”. La prima volta ho “riavvolto il nastro” e gliel’ho fatta ricantare un po’ di volte, per esser sicuro di aver capito bene: Topo Gigio, la Svizzera. Volevo spegnere e mandare affanculo Vasco e me stesso che ho comprato il cd. Cristosanto, Topo Gigio??? Io Topo Gigio non l’ho mai potuto soffrire, mi dà proprio un fastidio da sfogazione cutanea e sentire Vasco che me lo nomina in una canzone, m’è venuto un tirabacione (it. parm. volg.: malore).
Ma io a Vasco ci voglio bene, che è un po’ come uno zio, e allora cerco di giustificarlo più o meno in tutto e mi son fatto alcune di idee per giustificare quella frase (che viene dopo diversi costrutti del tipo “privazione di cosa di poco valore ma affettivamente importante => inutilità di cosa di valore maggiore” dove dice anche, ad esempio, “adesso che non ho più il mio motorino che cosa me ne faccio di una macchina”…. ok, anche questo concetto non è da urlo) e ho pensato che:
– Vasco voleva scrivere Topolino ma poi la Disney gli avrebbe fatto casini sui diritti d’autore e allora ha ripiegato sull’italico sorcio
– Vasco s’è rifatto di quella roba che tirava giù ai tempi di “Ieri ho sgozzato mio figlio” solo che gli anni passano e gli è venuta fuori quella frase lì
– Vasco è Vasco e fa e scrive quello che cazzo gli pare e chi sono io per andare a sindacare su una sua canzone
– Vasco usa allegorie e metafore che non comprendo.
Fatti sti ragionamenti, andiamo pure avanti per la nostra strada, continuiamo ad adorare il buon rocker di Zocca e preghiamo che non dedichi prima o poi una canzone a Rosy Rosicchia (la fidanzata di Topo Gigio, ‘gnoranti).
*UPDATE*
Vittorio, nei commenti, mi spiega che una volta Topo Gigio andava in onda sulla TV Svizzera. Ecco svelato l’arcano.
*UPDATE 2*
E comunque, ieri sera, in un’enoteca chiusa che ormai era tardi, ascoltando questa canzone, io e alcuni amici, sarà stato l’alcol, non so… ancora un po’ e ci mettiamo tutti a piangere, che è bellissima.