Playlist
Io, quando parto, ho tutti miei riti. Il primo però, quello irrinunciabile, è scegliere la musica che mi devo portar dietro, un po’ come fa anche Achille, un po’ come facciam tutti, credo.
Per musica intendo alcuni fogli con parole e accordi se avrò con me la chitarra, oppure i cd da tenere in macchina se il viaggio comprende la mia macchina, e poi la musica da caricare sull’iPod.
I criteri di scelta per la musica ascoltata (ascoltatura) variano in base al tipo di vacanza ma soprattutto in base alla destinazione: le mie tre settimane in Calabria me le son fatte stracarico di Rino Gaetano, di Parto delle Nuvole Pesanti e di Danilo Montenegro. Quando sono andato in Puglia, Aprés La Classe e salentineria varia. A maggio, quando andrò a Edimburgo e a spasso per le Highlands, Franz Ferdinand a manetta. Insomma, in poche parole, contestualizzo.
La domanda è: questa pasquetta che passerò a Lerici (provincia di La Spezia), troppo lontana da Genova per un “tutto quello che ho di De Andrè”, come la contestualizzo? No, Alexia non posso farcela.