SanMulo
Sanremo, è evidente, non ci sta più al passo coi tempi. “Ma da mò!” mi direte voi. Essì, ma negli ultimi tempi è proprio un tracollo, che han già trovato online un paio di canzoni iscritte al festival, e in teoria non si potrebbe.
La prima l’ha trovata Neri di Macchianera, e ne parla qui, la seconda invece l’ha trovata Colas, di Indiessolvenza, che non sapeva bene se diffondere la notizia o no, e alla fine l’ha passata a Gneri che quello mica si fa problemi.
A sto punto uno s’aspetta un minimo di scandalo, che qualcuno si indigni, e invece niente. Ai piani alti della musica italiana fan spallucce.
Che una volta il regolamento era serio, era rigido, e c’era gente disposta a tutto pur di farlo rispettare. Oggiggiorno invece, se il presidente della FIMI lo viene a sapere, invece di invocare punizioni divine per chi si è lasciato scappare il brano online, dice
“è davvero ridicolo che ci si preoccupi tanto se la presenza di un brano del Festival in rete possa violare il regolamento, quando ogni giorno in Italia vengono immessi su internet migliaia di brani pirata, senza che vi sia un’adeguata reazione. E’ come preoccuparsi se l’auto dei rapinatori di una banca è in regola con il bolloâ€
(fonte: Kataweb Musica).
Che non è proprio così, il sillogismo giusto sarebbe “è come pretendere che non mi si faccia la multa perché non ho il bollo, adducendo come scusa il fatto che ci sono in giro auto con su dei rapinatori”.
Ma l’errore sta a monte: condividere una canzone online e rapinare una banca “non e’ lo stesso fottuto campo da gioco, non e’ lo stesso campionato e non e’ nemmeno lo stesso sport.” (e chi coglie la citazione ci voglio bene).