Son sceso che era tutto bianco. No no, mica neve, qui la chiamano galabrusa: la brina. La brina c’ha un profumo che mi piace da matti, uno di quei profumi ce se ti ci fermi troppo ti ritornano in mente tante di quelle robe da farti sanguinare il naso, ricordi di bambino, di nonna, di mattine ad aspettare la corriera per andare a scuola, di erba croccante sugli argini la domenica dopo la messa, di capelletti in brodo quando torni a casa e ti metti a tavola e il calore del brodo ti fa tornare calda la faccia.
La brina, per me, è un buon motivo per diventare un po’ malinconico.
La brina
8 risposte a “La brina”
-
Qui da noi la chiamiamo galaverna.
Da noi stamattina è venuta giù la nebbia ghiacciata e inquinata. Lo so, c’è di che essere invidiosi, ma tranquilli:arriverà il vostro turno. -
Galaverna, anche quaggiù.
-
galaverna anche qui. ma solo quando fa costruzioni di ghiaccio. il bianco polveroso è la brina.
-
E’ che stai diventando vecchio,Gioiello…non malinconico.Ed io con te.
Qualche giorno fa ho linkato il tuo post su Milano.
Sempre ossequiosamente,tua E. -
c’è sempre un buon motivo per diventare malinconici…
-
“E sognai così forte che mi uscì sangue dal
naso” -
@ undine: non vedo l’ora…
@ E.: Non potevi trovare giorno migliore per parlarmi di vecchiaia 😉
@ zanna: ebbè, e chi altri poteva cogliere la citazione? 😉 Pacche sulle spalle. -
Galaverna anche da me.
Sior Cofano, o i tuoi commentatori son tutti friulani, oppure siamo tutti una fazza una razza.
In ogni caso, vin brulè per tutti, con ‘sto clima… 🙂
Lascia un commento