Nello c’ha due mani che sembran due badili. Mi fa ridere, Nello, che ogni tre parole ci mette quattro madonne: se uno non lo conosce e lo vede per la prima volta, potrebbe scambiarlo per l’anticristo in persona. Solo che poi uno lo conosce, e scopre che per il cinquantesimo anniversario di matrimonio ha voluto rifare la celebrazione in chiesa, che allora le madonne capisci che son solo delle cose dette così. A parte quando s’arrabbia, che allora non son mica tanto dette così. Che poi è fantasioso eh, dicendone così tante ha bisogno di cambiare, di inventare, e io “Dio scapè da lèt” non l’avevo mai sentita.
Nello c’ha un sacco di figli e un bel po’ di nipoti, ma non li va mica a trovare tanto spesso. Sta in montagna, lui, c’è l’aria buona, venissero un po’ loro a trovarmi, dice. Nello è nato in Calabria, s’è innamorato in Val d’Aosta e s’è sposato a Reggio Emilia, che Nello più italiano di così si muore. Solo che poi quando parla, a parte le madonne, il suo italiano bisogna farci un po’ l’orecchio, che parla velocissimo in un accento che non s’è mai sentita prima. Ma proprio tipo che la gente che non è abituata la vedi che stringe un po’ gli occhi e sposta un po’ la testa spingendo il collo in fuori e mettendo l’orecchio buono a favore della sua voce, resta un po’ così e poi però, dopo un po’ la gente si stufa e comincia a fare espressioni a caso sperando di imbroccare quelle giuste. E poi viene da me a chiedermi cosa ha detto.
Che io, quello che dice Nello, capisco tutto. Sarà che son portato per le lingue, non lo so mica, ma capisco bene eh. E quando vado in montagna ci mettiam lì sul balcone e si fa delle chiacchiere, si parla di guarda là in fondo son passati i cinghiali stanotte diopò, si parla di li hai sentiti quelli là del motocross che rumore che han fatto, dioscapè?
Nello fa un sacco di robe, che pensi che uno che è in pensione magari s’annoia, e invece non sta mica mai fermo. Cosa faccia, di preciso, non è che uno fa mica niente di preciso quando è in pensione, fa un po’ di tutto. Fresa avvita zappa lucida martella, quelle robe lì.
E poi c’ha sua moglie, che le vuole un bene che si vede così, che ti lascia un po’ strano vederlo come le vuole bene, che lei c’ha qualche problema con la salute ultimamente e lui allora si vede che ci vuole ancora più bene che è proprio innamorato. Che io vorrei impararlo da lui, come si fa, per cinquant’anni, a voler bene.
Magari ce lo chiedo, ma non son mica cose da chiedere a Nello queste, che son discorsi da donne, dioscapè.
Nello
16 risposte a “Nello”
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Beh, intanto quella madonna lì nell’Appennino Modenese tra Serramazzoni e Pavullo è abbastanza diffusa e poi ce ne sarebbero un altro tot di “creative”, vuoi fare un censimento?
Saluti
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Grande Omar 🙂 Mentre la scrivevo t’ho pensato, che se c’era uno che mi poteva dare indicazioni sull’originalità di quella madonna quello eri tu.
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In Alto Adige, un ex caro amico, spaventandosi di brutto davanti a una nuova puntata di X-Files (s’aveva 15 anni) se ne uscì con un “dio panchina” che ancora m’è rimasto impresso.
[Ste] -
ricordo un’amica che diceva “dio sculacciatopi”. mi chiedo ancora perchè dovrebbe farlo, e che battipanni piccolissimo dovrebbe avere…
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Il record personale che le mie orecchie possono vantare, e che mi vergogno anche a scrivere per paura di un fulmine, è la bestemmia delle mestruazioni della madonna… Io invece ho scoperto da poco che il Volto Santo di Manoppello (PE) secondo recenti studi in realtà non sarebbe autentico, e sto aspettando l’assoluzione d’ufficio per tutte le volte che l’ho “nominato invano”… 😉
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mi arrogo l’invenzione della madonna volante poi trasformata in mutante. poi da noi e’ molto bella l’esclamazione “signor varda in do, che se varde in su mi te vede le mudande”.
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amico toscano dopo ammonizione: “madhonna damijana con tutti i santi dentro e dio per tappoh!”
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Questa quì dei santi in bottiglia l’avevo già sentita da un basco a Bilbao che l’aveva anche arricchita con qualcosa che terminava con :” …y puedan cair los cocones al papa!”.
Saluti
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ah, e un’altra prevedeva dio al forno con gli angeli per contorno.
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E io che pensavo, dopo aver vissuto tre anni in Friuli, di averle sentite quasi tutte… mi sto rotolando dalle risate!!!
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Amhran, io in Friuli ho sentito cose tipo “dio cantante, la madonna musicante, gesù chitarrista e l’angelo batterista”, ma solitamente si tratta di associazioni di dio a lupi, budini, trote, zucchine etc etc etc.
Poi c’è quella livornese sul vagone di riso…
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Madonna trombettiera: po-po po-po po-po porco _ _ _ !
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Mi sembrava stessi parlando di tanti uomini del mio paese. 🙂
Bello. -
C’e’ un “Nello” un po’ in ogni paese…persone all’apparenza rudi e cafone…ma in fondo sensibili e anche da prender come esempio in molte cose.
Ognuno ha il suo modo di sfogar la rabbia e lo stress, lo smadonnare da fastidio…mi da fastidio se insistito ma dopotutto e’ uno dei modi che meno fa male, c’e’ gente che si sfoga in modi all’apparenza meno “volgari” ma alla fine ben peggiori.
Boh nn so se mi son spiegato…mi sa mica tanto, ma va bene lo stesso. -
ma per dire il vero quelle non sono mica bestemmie da noi, quelle sono virgole, intercalari, punti esclamativi, punti e virgola, virgolette, sono la traduzione verbale della punteggiatura insomma.
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ma anche fossero bestemmie, sarebbero bellissime uguale.
sono indecisa se vince “dio panchina” o “dio al forno con gli angeli per contorno”. quella della damigiana l’avevo gia’ sentita ed effettivamente e’ fuori concorso.
“dio boia dei nani baghini”, lanciata all’impronta durante una partita di calcetto da un mio amico, come la vedete?
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