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16 Giugno 2005

Primipare attempate

A me, c’è un tipo di donna mia coetanea, quindi sui trent’anni e anche più, che mette ansia. Non sono tutte così, sicuramente e lo dico subito e non sto parlando di ogni trentenne, ma ce n’è tante e questo vuole essere un avvertimento per gli oggi ventenni che si troveranno un giorno trentenni di fronte a una coetanea.
Ragazzi sappiatelo, a trentanni, spesso e volentieri, vi troverete di fronte a una donna che ha fretta. Si vede sfiorire, si vede invecchiare, si vede le prime grinzine sul décolleté, la tetta comincia ad arrendersi, il sedere la segue, le amiche si sposano, il fantasma della primipara attempata aleggia sulla sua testa e tutto questo la manda in panico: urge uomo, urge famiglia, urge figliare quanto prima.
A trentanni vi troverete donne che vi corteggiano ma lo fanno come se fossero in competizione, non fra di loro ma contro il tempo, e non avrete mai la certezza di piacere loro veramente: è possibile che si stiano accontentando, può essere che siate i primi appetibili, scelti un po’ come quando sei all’Ipercoop e dicono che le casse stan chiudendo, e allora prendi quello che dovevi prendere senza star lì a fare tante valutazioni, massì, sembra buono, alè andare che chiudono.

Ogni volta che conosco una mia coetanea ormai non posso fare a meno di cercare di capire se rientra in questa categoria, perchè metti caso che salta fuori che le piaccio e che mi piace? Eh poi mi prende il dubbio che è di quelle che ha fretta, che alè su su copulare sposarsi procreare (non necessariamente in questo ordine): sia chiaro, non è che io non voglia assolutamente moglie famiglia figli, è che bisognerebbe averli perchè è la naturale conclusione a cui si arriva con quella persona, perchè viene naturale farlo, perchè lei c’ha la faccia della mamma di mio figlio, non perchè aiuto il tempo stringe.
Che poi la trentenne affrettata gioca sporco, mica te lo dice “guarda, ho fretta, il tempo passa, il tuo DNA non mi sembra malaccio: procreiamo?”. No, a trentanni si sente abbastanza sveglia, e potenzialmente lo è, per rigirarti un po’ come vuole, sguardi giochetti cose intriganti: solo che la fretta, come sempre, è cattiva consigliera e tutto quello che è un rito che potrebbe consumarsi nel giro di qualche settimana, alè, facciam tutto in un po’ di giorni che c’abbiam mica tempo da perdere. E’ lì che la riconosci, è lì che si frega: corre troppo. E la fretta le fa dire anche cose che non avrebbe mai detto se fosse stata tranquilla, cose tipo che sgrana gli occhioni luccicosi (sarà mica cataratta?) e butta lì un “sai non mi era mai succesa una cosa così prima”. Quante volte l’ho sentita questa frase? Alla prima ci avevo anche creduto, avevo sui ventanni, me l’ero tirata, alla seconda m’è venuto il dubbio, dalla terza in poi grasse risate: ecco, sentirselo dire a trentanni mi offendo anche.
Non dico che questo tipo di donna agisca coscientemente, anzi in preda all’ansia è probabile che non se ne renda neanche conto di sembrare un ciclista alla volata finale: tocca a te che ti ci trovi di fronte capirlo, ma non è una cosa difficile, basta un po’ di buon senso.
Che poi, spesso e volentieri, la donna trentenne affrettata ha già conosciuto l’uomo della sua vita e se è single è perchè l’ha trattata male e l’ha abbandonata: amici futuri trentenni, prendetevi una donna così e il fantasma dell’ex vi accompagnerà per sempre, ma vi accompagnerà perchè lei non sa liberarsene, lei sotto sotto ci sta ancora male ma ve la vende come una cosa sorpassata: la trentenne che ha fretta si è arresa al fatto che l’uomo della vita è andato, che uno carino e sano è fin troppo. Solo che continuerà a sospirare al ricordo del grande amore scappato chissà dove. Come fare ad accorgersene? Parla con lei di “Sex & the City”, è certamente appassionata: quando arriverai a parlare di Mr Big e le verrà il sorrisino un po’ scemo capirai subito che nel suo processo mentale di identificazione tu non compari neanche, lei si sente sicuramente Carrie ma tu nel suo Sex&theCity proprio non ci sei, al massimo sei un ospite nel suo UnoMattina.
Quindi, amico ventenne, quando sarai sui trenta o più e conoscerai una coetanea la prima cosa che ti consiglio di fare è cercare di capire se appartiene a questa categoria: starà poi a te vedere se fartela andar bene(chessò, è un figone atomico e s’è fatta andar bene te, oh, magari ne val la pena) oppure se restare lì ad aspettare quella che non ha fretta, quella trasparente, quella che non rimane incastrata e vittima della stupida fretta da invecchiamento.
Ah, tieni presente che comunque esistono anche le ventenni.