Alla BlogFest
Vacci con qualcuno che conosci, sennò t’annoi, ho letto da qualche parte. Beh, ho scoperto che c’ho la donna più inserita della blogosfera, un trottolino bloggoso che ogni tanto parte dal tavolino dove siamo e schizza via urlando nomi strani e incomprensibili e sbagliando fantozzianamente i congiuntivi (l’ho sentita urlare “FACCI!”).
Ma torniamo indietro.
“Quale gonna metto?” mi fa, circa 20 minuti dopo l’orario in cui s’era detto di uscire. Tra me e me penso “Attento. Pensaci bene. Il cuore ti farebbe dire burqa ma poi verrai giudicato dalle amiche che lei magari dice sainonvolevamimettessilagonnatroppocorta.”. Gliene faccio provare una. Provane una seconda. “Metti la mini, mi piace.”. Ho soppesato: ti dà più fastidio se le guardan le gambe o le tette? Se le guardan le gambe le guardan meno le tette. Chiaramente ho sbagliato, che così le han guardato sia le une che le altre.
E io? Io c’ho una giacca di velluto tipo da intellettuale di sinistra (no, niente toppe sulle maniche, sinistra moderata) e una barbetta incolta tipo anche lei da intellettuale di sinistra (no mica tanto lunga, sinistra moderata ho detto!) e un paio di jeans piuttosto trasversali. “Sei bello!” mi fa uscendo. “Anche tu” le rispondo, pensando che cazzo quella gonna è davvero molto mini.
Saltiamo in macchina e ci fiondiamo a mangiare una pizza con una coppia gay di blogger, davvero molto simpatici entrambi, si vede che si conoscono da tanto, si punzecchiano in un modo che solo le coppie affiatate riescono a fare. Una maglietta a fiorelloni mi ha lasciato capire quale è il lato più femminile della coppia.
Finita la pizza andiamo alla festa, che era in un locale tipo un bar, cioè più un salotto, però con la musica alta, ma mica troppo che si riesce a parlare, e mi metto a un tavolino con gente conosciuta e altra meno. Che poi ero anche imbarazzato, che mai e poi mai avrei pensato di andare in gio in mezzo alla gente con scritto COFANO su un badge.
Non sto qui a raccontare per filo e per segno chi ho salutato, chi ho incontrato, con chi ho parlato, e a metterci un link a ogni nome che scrivo, che mi vien l’esaurimento a cercarli tutti i link, so che la maggiorparte mi son sembrate belle persone, e sorrisi e cordialità non mi son quasi mai sembrati finti. Però qualche nome sì dai. Che il mullah io l’ho letto pochissime volte ma m’è sembrato proprio simpatico. E Jorma c’ha una testa che proprio non la vuol capire che il tiramisù è più buono col pavesino. E la chiaraaa ci devo aver fatto proprio paura che mi ha rimesso il link subito il giorno dopo. E arcobaleno che è stata proprio carina a cercarmi. E il burma che c’ha la faccia che si vede che è emiliano.
E poi cosa ho fatto insomma? Ho preso un longisland, appena entrato, che il barista lezioso e coreografico ci ha messo mezz’ora a farlo e ornarlo e versarlo che poi faceva cagare lo stesso. E son tornato al tavolino, a far chiacchiere. Poi mi sono alzato e son tornato dal Braianendgherrison della barsfera e mi son fatto fare un negroni, che è più semplice, e infatti sta volta era buono. Ma l’ho anche pagato, che la consumazione gratis era stata la prima. E son tornato al tavolino con una pausa a baciare una spiritata che passava di lì che urlava nick e sbagliava congiuntivi e mi diceva che ero bellissimo, che a casa ero solo bello e adesso ero bellissimo, ho pensato che l’alcol è vero che amplifica. E ho pensato che magari aveva bevuto anche a casa. Poi mi son rialzato e ho preso un altro negroni e non trovavo più il tavolino al ritorno. Alla fine di questo negroni mi è scesa tutta in una volta, 5 minuti prima bene, 5 minuti dopo rincoglionito. Quindi mi scuso con Pproserpina che non so cosa le ho detto, ma certo niente di brillante, che io in realtà non è che non la volevo conoscere eh, però un po’ era lo stesso, ma mi ci ha tirato la chica, che secondo me pensava che starmene al tavolino tutta sera magari mi annoiavo.
Poi sono uscito. Avevo decisamente bisogno di aria. Mentre ero fuori sono stato investito da una ventina di blogger che uscivano. Sì perchè ho notato che molti blogger si spostano in grossi gruppi, che uno pensa che magari son venuti in pullman, che è un fenomeno strano questo della transumanza dei blogger, valà .
Torno su e mi risiedo al solito posto e mi stupisco di trovarla ancora lì, si vede che si era stancata di girellare per il locale, oppure aveva finito il giro e aveva salutato proprio tutti. E insomma era ancora lì e mi va a prendere un altro negroni. Ne bevo un sorso uno, e capisco che è ora di basta, va bene così.
Ecco, da qui in poi ricordo e non ricordo. Cioè, tipo dei flash, e mi sa neanche in ordine cronologico. Broono che se ne va con lo zainetto sulle spalle. Nike che canta da dio non so cosa. Un due o tre blogger seduti che fanno un po’ gli splendidi e più blogger in piedi davanti a loro. E io un po’ dietro che penso a stare in piedi. La chica che guida la mia macchina.
Tornati a casa, mi appoggio sul letto e mi addormento mezzo vestito, un po’ su e un po’ giù dal letto. Mi sveglio con lei che mi sveste, piano piano che non voleva svegliarmi, la bacio piano e penso speriamo non le venga in mente quella canzone di vecchioni, poi vado in bagno e mi spoglio mi lavo e, ma pensa te se uno può fare così, mi riaddormento sul cesso.