Giorno di elezioni. Mattino presto. Interno. Corridoio di una scuola. Due vecchietti.
“Et votè ben, vè?”
“Mì sì, e tì? A te t’sarè sbagliè, fascista!”
“Fascista a srà ch’la vaca ed tò mèdra”
“Sè, fascista mè medra, ch’lè morta che Musolini l’andèva ancora a scola”
“Elora la srà stèda la sò méstra”.
Risate. Sipario.
Scambi elettorali (dialogo in lingua)
13 risposte a “Scambi elettorali (dialogo in lingua)”
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… fantasticamente Parma!!
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Mmmm… non ho capito molto…
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L’unica parola che non ho capito è “stèda”…
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Non è giusto, voglio la traduzione…
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risate. molte.
sipario. già finito? -
bellissimo!
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i vecchietti così sono la prova inconfutabile dell’esistenza di Dio..che spettacolo!
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uff.. non ho capito l’ultima frase!!!
c’è l’opzione “post con i sottotitoli?? -
Risate. Sipario.
Sottotitoli:
Risate. Sipario -
In realtà l’avevo già messa, si vede che non si è postata.
Traduzione:
“Ehi ciao, hai votato bene?”
“Io sì, e tu? Sicuramente ti sei sbagliato, fascista!”
“Fascista a sarà quella vacca di tua mamma”
“Capirai, fascista mia madre, che è morta che Mussolini andava ancora a scuola”
“Evidentemente era la sua maestra”. -
Ma quanto amo questo dialetto, il mio? Ma quanto amo questi vecchietti, che se oggi abbiamo un tessuto sociale ancora decente, e ospedali e scuole che funzionano, e gente che sa stare al mondo, beh lo dobbiamo in gran parte a loro? Ma quanto amo la mia terra?
Comunque a dare un’occhiata ai risultati mi sa che ha votato bene, il tipo… -
E comunque, in dialetto, non si dice “fascista”, ma “fasista”!
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Se plo posto io un siparietto in perugino? 😀
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