09. Luglio 2004

New Intelligents

Parma è piena di posti da intelligenti, quei posti dove ci entri e sembra che abbiano tutti qualcosa da dire. Che se parli di cinema, ah Kieslowski! (sì, ho guardato su Google come si scrive: oh si chiama Krzysztof di nome, a me krzysztofkieslowski sembra la prima riga della tabella dove l’oculista ti prova la vista), che se parli di calcio, ah io tifavo Repubblica Ceca! (ma tifa Italia cretino!), che se parli di qualsiasi cosa han da dire una roba che deve lasciarti per forza a bocca aperta.
Anche le osterie ormai son posti da intelligenti, che una volta volavano di quelle madonne che sembrava una gara, oggi son lì tutti seri che i mali del mondo ce li hanno addosso tutti loro. La gente, ho visto, sorride meno, forse perchè non fa intelligente ridere.
Eravamo in un’osteria, un po’ di mesi fa, io e Venedikt, a mangiare un po’ di salume e bere un po’ di vino, e avevamo di fianco due coppie che parlavano di robe che c’è venuta la pelle d’oca, con le ragazze con una faccia tristissima. Parliam mica di quelle robe lì io e Venedikt quando siamo in giro. Però ridiamo molto. Se parliamo di calcio finiamo per dire che Trapattoni sembra un verbo e ci minacciamo con degli “attento che ti trapattono la faccia”. Ci sono un sacco di allenatori che non sanno di essere dei verbi bellissimi. Poi finito di ridere ci guardiamo attorno e sono ancora lì tutti tristi, e anche un po’ scoglionati che magari abbiam fatto casino e gli abbiam dato fastidio all’intelligenza.
Sai dov’è che la gente ride? Alle sagre di paese. Vaccaboia se si ride lì, e di intelligenti neanche l’ombra. Speriamo che duri.