Io vorrei essere capace, avere qual minimo di saper scrivere, per poter scrivere quanto può essere bello trovarsi all’alba, in mezzo a un campo tra la pianura e le colline, con una ragazza che ride e ha la gonna che svolazza, a ballare una musica che ti piace, tu lei e nessun altro. “Fresca era l’aria di giugno e la notte sentiva l’estate arrivar…”. Vorrei essere capace di dire quanto era buono il suo profumo mischiato a quello dell’erba dei campi. E ad ogni giro che le fai fare la gonna si alza un po’, e un po’ si scoprono le gambe, e lei ride un po’ di più, e ad ogni giro c’è sempre più luce. “…la luna altre stelle pregava che l’alba imperiosa cacciava, lei raccolse la gonna spaziosa e ormai persa ogni cosa presto lo seguì…”.
Fresca era l’aria di giugno
22 risposte a “Fresca era l’aria di giugno”
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Evviva l’ammmore!!!
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Che uomo romanticoooooo!!! ^_^
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Siocchine :*)
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Però ora basta andare in camporella nell’orto di Vinicio. 😉
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Ahahahhaha va bene, va bene, basta che non fai la spia :)))
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Mi hai rievocato un disegno di Milo Manara…ma non posso incollartelo perche’ non lo trovo
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Dai cerca bene!
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mi sono smazzato una 40 di pagine di ricerca…questa sera a casa controllo il titolo e domani provvedo a fornirtela.
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Ma l’hai trombata sì o no!?!!? Oggi mi sento romantico… 🙂
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Grazie jorma, a buon rendere 😉
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Eh va qoelet, romanticissimo… 🙂
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Qoelet, leggi la chiusa:
“e ormai persa ogni cosa presto lo seguì…”.
Secondo me è un modo raffianto per dire che ce l’ha fatta 😀
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e infatti quando me l’hai raccontato mi sono commosso
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Eccolo là , ci si è innamorato anche il cofano.
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“lui con lei capì che non era avvizzito il suo cuore e già dolce suonava il suo nome, sciolse il suo voto d’amore e a lei si donò”…
bellissima canzone!
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Insomma, ci sei andato in buca sì o no!?!?! Dimmelo con una poesia, dimmelo come al bar, dimmelo come vuoi tu, però non lasciarmi così sulle spine!!!
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non l’ho ancora trovata ma non dimentico…
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dai j fa lo stesso, ti sei già sbattuto anche troppo
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bello il post, ma per chi conosce la canzone… beh, diciamo che rispetto a quella ti auguro sia finita un po’ meglio. soprattutto per lei!
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“quando dopo al profumo dei fossi
a lui parve in quegli occhi potere veder
lo stesso dolore che spezza le vene
che lascia sfiniti la sera
la luna altre stelle pregava
che l’alba imperiosa cacciava
a lui restò solo il rancore
per quel breve suo amore
che mai dimenticò”
Finale triste si, ma intanto si porta dietro qualcosa di bello da ricordare.
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Cof, com’è andata poi sabato?:)
P.
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P. una roba da paura, in settimana scriverò un post apposta, ma davvero un’esperienza incredibile
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