07. Giugno 2004

Domenica domestica

Non mi dispiace la domenica in casa. Il cazzeggio allo stato brado, la ciabatta trascinata, un po’ di playstation che fa tanto gggiòvane, sigaretta all’angolo della bocca e occhio a mezz’asta, film e telefilm a nastro. A parte quel leggero fastidio per l’evidente mutazione in Homer Simpson la domenica mi piace anche così. E’ che ieri avevo voglia di fare qualcosa, non volevo stare in casa (e poi o guardavi un film con manfredi o uno sullo sbarco in Normandia, non c’era alternativa: peccato che Manfredi non abbia fatto un film sullo sbarco in Normandia, avrebbero ottimizzato). Solo che sapevo benissimo che nessuno era disponibile: A è a Roma dal fidanzato, G in montagna con la morosa, M in giro con la morosa, J se ne è rimasto a Torino, un sacco di altra gente o con la morosa o lontano. Per un attimo la mia condizione di single mi ha messo in crisi, mi sono accorto che essere single vuol dire non averci un cazzo da fare la domenica.
Oddio, avrei anche un paio di numeri di telefono da chiamare con tono tipo “Ciaaaaaaaao, eh sì mi son deciso a chiamarti, ti va un gelato?” ma non ho voglia di conoscere gente, voglio gente conosciuta.
Ok, va bene, allora chiamo la ex (V2) e vedo se vuole uscire, che tanto siamo in buoni rapporti e ci si vede sempre volentieri. Prima un sms và, che fa più discreto. Passa un’ora, non risponde e allora telefono. “Ah non hai risposto perchè dormivi, capisco: senti avrai mica da fare oggi pomeriggio? Dai andiamo a farci un giro al parco ducale!”. Picche, è già d’accordo di fare una scampagnata con un amico e sta per uscire. Azz. Non indago su chi è l’amico, che sarebbe poco carino. Tanto sarà sbirulinobragamolla, nomignolo affettuoso (insieme a tanti altri) che ho affibbiato all’altro suo ex passato anche lui allo status di amico quando con lei mi ci ero messo io.
Facciamo una cordiale chiacchiera, litigatina light su alcuni punti ancora poco chiari della nostra situazione e finiamo la telefonata con un cordiale fanculo alla prossima volta.
Ok domenica, hai vinto tu: ridivento Homer, mi apro una birra e mi rassegno a consumare ossigeno per il resto del tempo.

« Post precedenti