Io sono uno che quando voglio fare un bel gesto, qualcosa che mentre lo faccio penso “sta mossa fa colpo sicuro”, finisce che faccio qualcosa che la gente ne ride per dei mesi.
Era andata così un’estate in Sardegna, avevo sui 20 anni. Conosco questa ragazza, della mia età : corteggio, funziona e finiamo a letto. A letto in camera mia. In camera mia c’era un’abatjour che illuminava a giorno ogni angolo della stanza, allora mentre son lì che provo a districarmi tra reggiseno suo e vestiti miei fra me e me dico “vediamo di creare un po’ di atmosfera, vah…”: mi sfilo la maglietta e la butto sulla lampada. Yeah, ora c’è una luce che mi garba, soffusa quanto basta. Guardo lei con aria da bullo, del tipo “visto che trovata?”. Lei sembra gradire la mia idea.
Luce giusta, tutti nudi, passiamo alle cose serie. Mentre son lì che mi diverto, dopo alcuni minuti tiro su un attimo la testa e annuso l’aria. “Senti anche tu odore di bruciato?” le chiedo. “Eh sì” dice lei. Scartando subito l’idea che lo sfregamento dei genitali potesse causare un autoignizione del suo sentirsi donna la mia testa si volta di scatto alla lampada. Sgrano gli occhi. Ha preso fuoco sia la maglietta che la lampada.
Ora, non so se avete mai sentito parlare del “salto della quaglia”: sarebbe quella pratica per cui in mancanza di contraccettivame vario si fa in modo di interrompere il tutto prima di far danni. Esatto, coitus interruptus. Ma è una metafora. Non è che uno salta davvero. Beh, quella volta lì il salto della quaglia l’ho fatto sul serio: con un colpo di reni degno di un portiere di serie A scatto da lei alla lampada in un millisecondo, afferro la maglietta e, ancora nudo come mammà m’ha fatto, mi metto a saltare sulla maglietta per spegnerla. Spenta la maglietta la uso per spegnere l’abatjour che sta ancora bruciando. Lei è ancora immobile nel letto, che mi fissa con gli occhi spalancati: mi rendo conto in quel momento che il bullo che voleva creare un’atmosfera si è trasformato in un pompiere nudo che salta da una parte all’altra della camera. Spento l’incendio, spenti i bollenti spiriti, mi siedo di fianco a lei con un sorriso colpevole e lei, ridendo come una matta mi fa “senti, guarda che per rendere la serata indimenticabile bastava molto meno”.
La maglietta bruciata è rimasta in quella casa in Sardegna, qualcuno aveva anche proposto di metterla in quadro ma avrei fatto meglio a portarla con me per ricordarmi, ogni volta che mi vien da fare il bullo, che è meglio se lascio perdere.
L’abatjour
27 risposte a “L’abatjour”
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Sicuramente le sarai rimasto impresso!! Non ti buttare giù, fossi in lei, ti ricorderei con tanta simpatia (non so come fosse stata la tua prestazione fino a quel momento…)!
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Ihihih sì sì, l’ho incontrata un po’ di tempo fa e abbiamo riso ancora di quella scena, (come fosse la prestazione fino a quel momento non lo ricordo, ma avevo poi avuto altre occasioni con lei).
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Peccato che la maglietta non l’hai conservata. Potevi incorniciarla e venderla come un Burri, avresti fatto un sacco di soldi. 🙂
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Non vale!! Così non vale! Se continuo a ridere così davanti al pc finisce che mi licenziano!!! :D:D
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Buahahahahaha, ihihihihi, ohohohohoh. Dimmi che esisti e che non te le inventi ‘ste cose! :))
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Eh, magari me le inventassi… 😉
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Quando stavo con “ArteCultura&Filosofia”, egli mi accolse nella sua minuscola stanzetta. Finestra chiusa. Candele accese tipo beautiful. Ad ansimare e a fumare sigarette l’ossigeno si era esaurito. Se sono ancora viva lo devo al mio improvviso mal di testa. La laurea non serve ad una mazza. Lui ce l’aveva e ne andava fiero. Gli ha salvato la vita una che va ancora alle elementari.
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Eh già , è solo un pezzo di carta… già che c’era poteva bruciare anche quello!
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fenomeno.. ehehehe…. fenomeno!! ;))
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non so come sono finita sul tuo blog… è il primo che visito…. ho letto qualcosa…. carino….
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grazie savellina (“carino” è un complimento o è come quando di qualcuno dicono “è un tipo”?)
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‘carina si dice alle paperelle…’ op.cit. ,-)
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continua con ‘io voglio essere esotica e sensuale’.
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Posso tatuarmela su un braccio?
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eh eh, da braccio a braccio… in modo che si legga solo se stai in posa crocifissione… hai indovinato il film? e chi la dice?
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Amarì, qua google non ci viene in soccorso. Che film è? Mi sembra una cosa alla Littizzetto.
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Uhmmm… Bryan di Nazareth?
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sto male, melissimo perchè io quella frase la so, so che conosco il film da dio, ma per ora mi vengono in mente solo dirty dancing e la puntata n. 2 di ieri di sex and the city in cui Amanda vuole essere piu’ sensuale e monta a cavallo di un finto toro..lo so che sono fuori strada, ma non mi viene.
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eh eh… aiutino… la dice Susan Sarandon… (anch’io sono sex-and-the-city dipendente… e anch’io ho visto ieri la puntata… ma la rossa si chiama miranda non amanda!)
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..miranda!!.è che non è proprio il mio personaggio preferito, tutt’altro. Sarà x via dei denti gialli..
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Susan Sarando allora è Calda emopzione! Bellissimo quel film.
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Ho scritto coi piedi ma si capisce lo stesso. Il film è quello?
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acqua pand.
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altro aiutino… nello stesso film si dice: ‘se non hai rispetto per te stesso è un tuo problema, ma tu non rispetti il Baseball: e questo è un mio problema’…. daaaaaiiiiiiii!
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“Bull Durham”! Cosahovinto?Cosahovinto?Cosahovinto?
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bravooooooo!!!! dlin-dlin-dlin-dlin-dlin-dlin!!!! jack pot!!!! ora ci penso al premio…
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Amarilla: ma “acqua pand” è un nuovo parco giochi acquatico?
Cofano:Beh, almeno si è sciolto il ghiaccio, no? 😉
Cla
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