Cellulari e avvocati
Tornando a quel posto dove lavoravo. L’aneddoto che segue va raccontato a parte.
Sabato pomeriggio, giorno “pieno”, non come a Natale ma comunque con un bel viavai di pleistescionpercreatura e di uindousnovantasette.
Reparto telefonia.
Arriva un signore sui 50, con espressione più che incazzata. Guarda in faccia il commesso e gli sbatte in malo modo sul bancone un cellulare. Il commesso guarda il cellulare, guarda il cliente, guarda velocemente entrambi e dice il solito “buongiorno, mi dica”.
Il cliente riprende in mano il cellulare e lo risbatte sul bancone. “Signore, quale è il problema?”.
“L’ho comprato da voi la settimana scorsa” fa il signore incazzuto. “Sì, mi ricordo di lei” dice il commesso “qualcosa che non va?”. Per la terza volta il fumante riprende il cellulare e lo ributta sul bancone e urla “MI AVETE VENDUTO UN TELEFONO USATO!”. Arriva un secondo commesso ad affiancare il primo che sembra piuttosto in panico. Il primo commesso prova a spiegare “guardi che è impossibile, mi ricordo di lei, le ho aperto la confezione nuova qui davanti…”.
“SENTA, MI VUOLE ANCHE PRENDERE PER IL CULO? IL CELLULARE E’ USATO!”
Il secondo commesso prova a infilarsi nello scontro, chiedendo “scusi, ma lei da cosa lo ha capito che è usato? E’ evidente che è nuovo, non ha neanche un segno…”
“AH SI’??? LO ACCENDA!”
Il secondo commesso lo accende e il primo guarda il collega.
“ADESSO VADA NELLA RUBRICA!”
Lui va nella rubrica e alza gli occhi con aria interrogativa.
“LO VEDE CHE E’ USATO???”
“mah… a me sembra tutto a posto”
“AH SI’??? ALLORA CHI MINCHIA SONO QUELL’AVVOCATO CHIAMSI E QUELL’AVVOCATO CHIAMNO???”.
Il primo commesso si appoggio al bancone e sgrana gli occhi fissando il cliente, il secondo commesso letteralmente corre via. Il cliente è un po’ frastornato dalla reazione dei due.
Il primo commesso, facendosi forza, prova a spiegare “guardi… signore… che AVVCHIAMSI e AVVCHIAMNO servono ad attivare e disattivare l’avviso di chiamata…”