Aprile dolce dormire
Stanotte ho dormito da cani. Non so cosa è stato, non ho mangiato pesante, anzi ho mangiato da dio, che qoelet ha fatto su una zuppa che era la fine del mondo (grazie bell’uomo) e anche il resto del damangiare era fantastico (se capitate dalle parti di casa di amarilla fatevi fare un tiramisù… ghhhh mi torna l’acquolina). Verso l’una mi son messo a letto e ho cominciato a sognare pesante, nel senso di quei sogni che ti sembra di viverli davvero, dove succede un sacco di roba. Chiaramente ora non ricordo cosa, non me lo ricordo mai quello che sogno. So che mi sveglio agitatissimo, sudato e stanco, convinto che siano le sette di mattina: guardo la radiosveglia e sono le tre. Sono le tre e ho l’ansia addosso. Mi vanno in loop pensieri agitati, di lavoro, di cuore, di me, tutta roba che mi dà ansia. Mi alzo e bevo un po’ d’acqua, a vedere se mi passa sta cosa. Fumo anche una sigaretta, che la nicotina calma. Mi rimetto sotto le coperte con l’occhio pallato. Ricomincio a dormire un’ora alla volta, svegliandomi cioè alle quattro, alle cinque, alle sei, alle sette e definitivamente alle otto. Ora non sono stanco, ma ho ancora quel fastidio addosso. Sono agitato. E ho l’occhio da matto.