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21 Dicembre 2004

Patentelibbretto

Io, prendo sempre le multe più strane. Mai che mi diano una multa per un normale divieto di sosta e basta, mai.
Una volta ho parcheggiato dove non si poteva, ma son rimasto di fianco alla macchina: arrivano i vigili e mi dicono di toglierla. Ok, grazie, ero rimasto qui apposta, la tolgo subito. Salgo in macchina e parto. Dopo pochi giorni mi arriva a casa una multa che quel bastardo di vigile m’ha preso la targa mentre andavo via e m’ha spedito la multa a casa.
Pochi giorni dopo prendo un’altra multa. Vedo un autovelox con una pattuglia a lato: passato oltre dò una qualche lampeggiata a quelli che arrivano dall’altra parte, che c’è l’autovelox e glielo segnalo. Gli stronzi però non ricambiano il favore e non mi lampeggiano per dirmi che più avanti c’è una seconda pattuglia, chi chiaramente mi ferma. Non avete idea di quanto si può incazzare un carabiniere che ti trova mentre sfanali. E anche a dirgli che no no non hai fatto niente, sarà un problema alla centralina, si incazza ancora di più. “Che se arriva un malvivente e lei ci segnala la nostra presenza lui capisce e noi non lo prendiamo. Diventerebbe un delinquente anche lei” mi appunta l’appuntato. Davanti a queste ragioni, non me la sento di controbattere e mi faccio ammollare quei 120 euro di multa.
Un’altra volta, un po’ di anni fa, passo col giallorosso, non nel senso del romanista ma nel senso del semaforo che è lì lì per diventare rosso e lo diventa mentre passi, che acceleri anche un po’ che dai che ci stai. Ecco, in questi casi è sempre meglio guardare che la macchina dietro non sia una pattuglia dei carabinieri. Che accende sirene lampeggianti faretto bombammanotricchettracche e ti taglia la strada per farti fermare manco fossi in un telefilm. Ho una panda, perdio, dove vuoi che vada? Mitraglietta puntata mi fanno scendere con le mani in vista. Vedono che sono uno studentello sbarbatello con la morte in faccia, che una mitraglietta non me l’ha mai puntata nessuno, e abbassano l’arma. Si avvicina uno dei due e mi fa “Allora, è passato col rosso, ha superato il limite di velocità e ha anche un fanale posteriore spento. Come la mettiamo?”. “Diamoci del tu” mi verrebbe da dirgli, ma lascio stare e provo a giusitificarmi che insomma era appena diventato giallo. Il signore in divisa mi fa notare che tutte le altre macchine al semaforo erano ferme. Abbasso il capo e lui fa un giro dietro la macchina e mi dice qualcosa tipo “eh ma lei non può circolare con sto fanale spento”. Vado con lui dietro la macchina e, un piccolo Fonzie della bassa, dò un pugno al fanale che si riaccende, e guardo il carabiniere che mi vien da tirar su il pollice e dirgli “Ehi…”. Lui mi sorride (oh, stavi per spararmi e adesso ridi?) e torna dal collega, mi stacca una multa per essere passato col rosso e va via, dicendomi che mi è andata bene. “Andava meglio se non mi dava neanche questa” mi scappa detto. “Le aggiungo anche le altre due?” mi dice. No no no ok grazie e mille arrivederci buon lavoro nei secoli fedele evviva l’italia.
Infine mi piace spendere due parole per la categoria peggiore, che si sa, sono loro: gli ausiliari della sosta. Vorrei avere qualcosa di simpatico da raccontare, ma la loro caratteristica principale è di rimuovere ogni possibile traccia di buonumore da chiunque gli si pari di fronte, fosse anche Jerry Lewis. Con loro _non puoi buttarla sul ridere_. Ma neanche provarci. Gli angoli della loro bocca non possono alzarsi contemporaneamente, è una cosa congenita. Se ne alza solo uno quando strappano il foglietto della multa.
E allora, la prossima volta che ti incontrerò, caro ausiliario, e cercherò di infonderti buonumore e tu me lo rimbalzerai, non mi resterà altro che tirati una testata fortissimo in mezzo alla fronte. Che tanto non sei armato. E io corro fortissimo.