Niente
Ho bisogno di far niente, tipo prendere e andare nel paesino lì in montagna e buttarmi sotto a una quercia nel prato lì davanti alla chiesetta, con la vecchietta che porta i fiori nel cimiterino alla tombina del maritino ch’è morto chissà da quanto, e star lì coricato a mangiar fiori e farfalle salutando sorridendo alla vecchietta che mi sorride indietro a scacchi, contenta del sorriso del saluto e del suo fiorellino per il maritino nel cimiterino e contento io per lei, per il poco che le basta e per il niente che l’è rimasto, che il suo niente lo chiamo io così, da lì in mezzo al prato, io che mi sembra di aver avuto tante cose, ma lei mica lo chiama niente anzi guarda vecchietta scusa, non lo chiamerò più così neanch’io, non la uso più quella parola lì, che tanto niente non esiste, volevo far niente e invece non si può, neanche da lì in mezzo al prato. E se far niente non si può, allora voglio far poco.