Hello Moto?
A proposito di sere del weekend passate in centro, l’altra sera si era in un po’ di gente davanti alle Malve. Le Malve è un bar in via Farini, dove c’è la movida. Sì, perchè non bastava chiamarle vasche, chiamarlo venerdì sera, chiamarla gente: no, a Parma ci abbiam la movida. Però insomma, giusto per non sputare nel piatto dove mangio, non mi dilungo oltre; fatto sta che siam lì, in una decina di persone a chiacchierare del più e del meno appogiati a un muro, un gruppo grosso da una parte, io e un amico appena a fianco, con un negroni in mano.
Si parla del più e del meno con lo sguardo abbassato e vediamo entrambi un telefonino rimbalzare per terra e infilarsi nelle grate di un tombino ricavato in una lastra di marmo, ai nostri piedi: tre fessure nella pietra, larga ciascuna giusto giusto come un Motorola. Io guardo lui, pensando che sia suo, e stessa cosa fa lui con me, credendo che sia il mio: realizzato che non è nè mio nè suo ci voltiamo a destra. C’è un tipo che ci guarda con la faccia che dice “era mio”.
“E adesso come faccio?” mi fa, con la faccia del bambino che rompe la playstation due minuti dopo che gliel’han regalata.
“Eh non lo so mica, per cominciare potresti tirare due madonne, che tanto quel lastrone di pietra lì non lo muovi, e poi comunque sarà già nelle fogne”.
Tutto in una volta, cambia faccia. Mi vien da fare un salto indietro, che un po’ prendo paura. Niente più bambino sull’orlo del pianto ma un Johnny il Bullo da competizione. “Ma no, machissenefrega”. Fa spallucce, tira fuori un altro telefonino e va via.
Ah sei forte. Davvero un drago. Sei così sfigato che ti cade il cellulare preciso in mezzo a un tombino e mi ti atteggi anche a omo de fèro?
Pieni di compassione lo guardiamo allontanarsi e decidiamo di farci un giro.
Stiamo in giro una decina di minuti, salutiamo un po’ di gente e torniamo dove eravamo prima. La scena che ci si presenta è spettacolare: Johnny il Bullo in ginocchio sul tombino che, aiutato da un amico, chiama il telefono caduto. Solo che, per capire se è ancora acceso non attende al cellulare il segnale di libero, ma con un orecchio quasi per terra ascolta se il tombino suona.
E poi la gente si chiede come nascono le barzellette sui carabinieri.