18. Marzo 2004

Capirai

Le cose che ho capito in questi giorni, b, non sono tante. Però qualcosa ho capito. Ho capito che averci un Dio non è fondamentale, però aiuta. Ho capito che se ai primi di marzo stai all’aperto di sera senza giacca e non hai freddo non è perchè è arrivata la primavera ma perchè sei ubriaco. Ho capito che dò molta importanza ai baci e poca al sesso. Ho capito che mettersi nei panni degli altri non serve a un cazzo. Ho capito che se fossi stato nei panni di Tanzi avrei fatto come lui, o peggio. Ho capito che, se sono come sono, è anche colpa di tutta questa pianura. E anche la nebbia ha fatto la sua parte. Ho capito che a 40 anni soffrirò di reumatismi. Ho capito che è ora di farmi passare la paura di volare. Ho capito che quando sei convinto di amare perchè senti quel calore alla bocca dello stomaco, è facile che siano i peperoni della sera prima. Ho capito che stare a letto tutto il giorno non fa per me, mezza giornata è più che sufficiente. Ho capito che quando mi ammalo faccio il tragico, e mi arrabbio se non mi si dà attenzione. Ho capito che capisco più cose quando sono in giro che quando sono in casa a letto.
Vedi, B., non è servita poi a capire grandi cose, questa influenza.

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