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28 Maggio 2012

Tanta, troppa roba

Chiaro che uno sta lì, vive la sua vita, non scrive più niente e poi torna a scrivere e fa lo splendido, che gli son successe un sacco di cose. Son passati due anni, voglio ben vedere! Bè però ne son successe proprio tante, tipo che ho compiuto gli anni due volte. Gente, che feste, dovevate esserci. Bè e i due Natali? Ah due Natali così non s’eran mai visti. No dai, ok, non è successo niente di che, se non che sono invecchiato come sono invecchiati un po’ tutti, chi meglio chi peggio, io secondo me tengo botta, certo poteva andare meglio, ma potevo anche boh tipo diventare pelato. No, quello non è successo, un po’ più scantonato sì ma pelato ancora no.

Son successe un po’ le solite cose insomma, le estati al mare, gli inverni a far degli aperitivi, il lavoro sempre quello e gli amici alcuni arrivano altri vanno, poi è successo che abbiam trovato una casa che ci piaceva e fra un po’ ci trasferiamo. L’abbiam cercata in campagna, di quelle con il fienile e la porta morta, da sistemare un po’ alla volta, da farci i lavoretti e col giardino da seguire, da tenerci qualche cane e perché no delle galline, l’abbiam cercata tanto ma i contadini hanno capito la moda e ti sparan dei prezzi che ti crepano i denti, ma noi l’abbiam cercata ancora. Poi ci siam stancati di cercare e andiamo a vivere in centro e vaffanculo.

Però ecco è anche successo che una sera, che era poi la sera prima di fare il compromesso per la casa nuova, ero lì sul divano, guardavo non mi ricordo neanche più cosa, erano i primi di ottobre e lei mi fa “puoi venire qui un attimo?”, era in corridoio che guardava una roba tipo un termometro e mi fa guarda, sono incinta. Io quando mi emoziono tantissimo un po’ dissimulo, un po’ mi vien da piangere e insieme anche da ridere: quella volta lì niente dissimulo, niente piangere e niente ridere, solo l’ho abbracciata forte altrimenti cadevo per terra e poi tutta una roba di pensieri che ci sono ancora dentro, e ormai i nove mesi son quasi passati ma io quando mi metto lì e ci penso si vola via dalla botta di pensieri che arriva tutta in una volta. Quindi ci penso ma un po’ alla volta. Capita che mi chiedano “allora sei pronto?” ma come si fa? Che domanda è? Sorrido, rispondo “no” e cambio argomento.

In realtà però sì, son pronto, è ora, salta fuori che son stanco di aspettare.