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11 Aprile 2008

Altro giro, altro regalo

Di politica, ne parlo sempre meno. Ormai quasi niente, giusto ogni tanto mi scorno con la mia morosa, ma appena posso evito, cambio argomento, insomma preferisco non interessarmene.

A questo giro di elezioni, ad esempio, vorrei andare a pescare. Mi hanno educato, che è importante andarci (a votare, non a pescare), far sentire la mia voce, mi han proprio tirato su inculcandomi il fatto che bisogna andare a votare, e la cosa ce l’ho così dentro che farò una gran fatica a non andarci, mi sento già un po’ in colpa adesso, e non è ancora detto che non ci vada. Però, l’ultima volta che ho votato quello che mi sembrava il meno peggio, mi son ritrovato Mastella alla Giustizia. E poi le schede che non van bene, e quello che vuol scendere coi fucili, quell’altro che c’ha il pensiero di far lasciar fuori i cellulari. Son cose che lasciano il segno, soprattutto sui maroni.

I due candidati (ce ne sono altri?), ad ogni modo, li ho ascoltati, bene, seriamente (anche perché si fa fatica a non ascoltarli, son dappertutto), cercando una volta tanto di non avere preconcetti. Dicon più o meno le stesse cose, in modo diverso ma alla fine, stringi stringi, c’è poco da fare: Berlusconi mi sta sul culo. Un po’ anche Uolter, ma come Silvio, mammamia. Chiudo qui il confronto (approfondito e serio, come si confà a siffatti signori) passando a una notizia letta poc’anzi su Punto Informatico, per ricordare a tutti, e ai blogger in particolare, che non ci son solo loro due, ma anche tutta l’allegra carovana che si tiran dietro:

Maurizio Gasparri (esponente PDL, già ministro delle Comunicazioni)
Credo che non sia giusto applicare le norme sulla stampa ai blog, anche perché sarebbe difficile gestirne la registrazione, alla luce di come questo fenomeno sta crescendo.
È opportuno che chi apre dei blog, sia identificabile e richieda l’identificazione delle persone che partecipano al blog con commenti. Questo perché possano essere applicate le normative che vengono utilizzate al di fuori dell’editoria, così come si risolvono le controversie per la diffamazione, non a mezzo stampa.

Questo pensiero andrebbe scorporato in diverse parti, per poter analizzare passo passo la serie di puttanate messe in fila. Ma mi limiterò a mettermi avanti coi lavori e a chiedere a voi, commentatori anonimi (non ci provate, anche un nick è anonimato), di lasciare per cortesia nome cognome indirizzo e una copia del vostro documento di identità in calce ad ogni commento.