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12 Settembre 2005

Parole scritte

Una lettera scritta a mano è una cosa che non mi ricordo da quanto tempo non mi arrivava. E’ una roba fisica, è una roba che te l’immagini che ha viaggiato e mentre una volta mi stupivo di che cosa incredibile fosse un e-mail che zak! arriva subito, oggi mi stupisco di questa cosa che ha girato per l’Italia e che per farla girare devi prendere e infilarla nella buca. Non l’annusi, un’email, non puoi mica star lì a capire cosa c’è scritto sotto una cancellatura, non si bagna mica l’email se ti vien da piangere mentre la leggi. E se non ce n’è di cancellature, in una lettera che si capisce che è stata scritta d’un fiato, capisci che stai leggendo cose certe, cose sicure, cose che c’è mica da star lì a dire “ma però”. Oppure magari prima è stata scritta da un’altra parte e poi copiata lì in bella copia, ma cambia poco, le cose scritte a mano son più chiare, son più calde, ti ci puoi appoggiare sopra e dormire un po’ lì, con la guancia sulle parole.